castellani3BORSINO DELL’ARTE 2015. Vi presento i  primi dieci artisti al top nel secondo semestre 2015. Investimento sicuro, storia e bellezza.
La legislazione italiana in un certo senso favorisce il collezionista d’arte, l’investitluciofontanaretrospettiva_cosebelle_01ore privato, perché sui guadagni derivanti dalla compravendita di proprie opere d’arte , non è prevista nessuna tassazione e il possesso delle opere non va denunciato nella dichiarazione dei redditi. Il che vuol dipistoletto3re poterne trarre un profitto senza dover nulla all’erario. Non è poco. Ma ai fini fiscali il collezionista rimane un “privato” fino a che la compravendita non assume i connotati dell’imprenditoria organizzata, ossia non abRodolfo-Aricò-visuale-della-stanzabia il requisito specifico della commercialità.
Ora, in Italia, banche, assicurazioni, fondi pensionistici, imprese industriali, piccole e medie imprese, liberi professionisti , possono trarne dei benefici e aumentare così il rendimento del proprio patrimonio investendo in beni artistici. index45Un’agevolazione fiscale notevole è che il possesso delle opere d’arte, tutte, dico tutte e non solo quelle contemporanee, non sono soggette a tassazione. Poi è bene sapere che una società o un’impresa ha la possibilità di scalare interamente i costi delle opere acquistate con un risparmio fiscale del 35% in 5 anni(7% all’anno), purchè esse vengano esposte nei locali di rappresentanza, mentre i liberi professionisti possono dedurre l’1% come spese di rappresentanza ,esponendo le opere di cui sono proprietari.
Pur non essendo propriamSenza titolo-3ente un oggetto di reddito, l’opera d’arte si presta a essere sfruttata come oggetto in cui investire. Roland Berger, decano tedesco della consulenza aziendale, ha affermato: “La probabilità di perdere soldi con l’arte è massima se con l’arte si vuole principalmente guadagnare”. Chi mira innanzi tutto al guadagno investe in altri mercati. Acquistare un’opera per il proprio interesse artistico senza un obiettivo primario di guadagno significa essere ripagati sala-1-bnel proprio investimento dalla gioia di possederla. L’arte, se paragonata per esempio alle azioni, ha un valore emozionale, oltre che monetario. Per alcuni è un hobby, per altri passione, per altri ancora è bisogno di essere circondati dall’arte per viverla e conviverci. Non sono molto d’accordo su quanto afferma Simon de Pury, commerciante d’arte, rinomato banditore d’asta e consulente privato, perché dà questo consiglio a chiunque desideri investire 2-Mangiaterranell’arte: “Insistete sui vostri punti di riferimento personali”. Come dire comperate quello che vi piace. Ma se taluni non capiscono nulla dell’arte contemporanea e non hanno un metro di sicurezza sulla storicità e sul panorama, come fanno a fare una scelta mirata? Allora no! Questo consiglio è da accantonare, e soprattutto alla larga dai banditori televisivi se dietro non c’è uno storico dell’arte serio e ricoAttachment-1-2nosciuto.
index32Piuttosto, per chi ama investire sarà bene seguire “i borsini dell’arte”, scalette e graduatorie di cosa tira nell’arte, dei nomi giusti e di cosa potrà soprattutto resistere sul mercato  nell’ordine di almeno venti-trenta  anni.
Ecco i primi dieci artisti italiani al top nel secondo semestre 2015. Investimento sicuro, storia e bellezza.

1. TURI SIMETI
2. ARMANDO MARROCCO
3. MICHELANGELO PISTOLETTO
4. GIANFRANCO BONOMI
5. ENRICO CASTELLANI
6. LUCIO FONTANA
7. EMILIO VEDOVA
8. BRUNO MANGIATERRA
9. RODOLFO ARICO’
10. GIULIANO GRITTINI
Ai collezionisti, agli storici dell’arte, agli artisti, a chi opera nell’arte, auguro buone feste,  un Buon Natale e un Buon 2016.

Carlo Franza

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