Proprio di questi tempi, che la letteratura, quella che intendo io, e che discende dalla grande letteratura del Novecento (Maria Bellonci, Paola Masino, Elsa Morante, Alba de Céspedes, Gianna Manzini, Lalla Romano, Natalia Ginzburg, Carla Cerati, Fausta Cialente, e altre ancora) è cosa rara e direi introvabile nel panorama stantio e poveristico, di idee e di scrittura, che ci ruota attorno, balza alla ribalta un libro di prim’ordine e di grande qualità, dove racconto e scrittura, storia e contemporaneità, vita e tensione esistenziale, sogno  e sentimento,  delusioni e  visioni, svelano per questa stagione narrativa italiana anche un romanzo carico di […]