05Giu 15
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Ventotto paia di scarpe dorate con i tacchi a spillo disposte sui tipici tappeti da preghiera dei musulmani. E’ l’installazione dell’artista franco-algerina Zoulikha Bouabdellah, una riflessione sul ruolo della donna nel mondo islamico, e che dopo le stragi jihadiste di Parigi, è stata ritirata all’ultimo momento. L’opera, che doveva figurare tra i pezzi dell’esposizione “Fémina ou la réinterprétation des modeles”, e dunque esposta al pavillon Vendome di Clichy, alle porte della capitale, è stata rimossa dopo che una federazione di cittadini di “religione musulmana ha espresso preoccupazione per il rischio di eventuali incidenti” spiega Christine Ollier, uno dei tre organizzatori […]
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14Mag 15
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Una dimora storica nel cuore di Venezia, trasformata in uno scrigno dove, grazie all’arte contemporanea, spazio e tempo si espandono verso dimensioni altre. Fino al 22 novembre 2015 Palazzo Bembo ospita “Beat Kuert in FaultLine / TimeLine”, installazione site-specific inserita nel progetto collettivo Personal Structures / Crossing Borders, evento collaterale alla 56esima Biennale d’Arte prodotto dalla Global Art Affairs Foundation e realizzato con dust&scratches pictures and scenes. Nato come regista cinematografico, sperimentatore delle avanguardie dell’immagine e dei linguaggi di frontiera, Kuert prende possesso di una delle magnifiche sale affacciate sul Ponte di Rialto, astraendola dalla realtà sensibile e plasmandola in […]
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14Feb 15
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Il mondo occidentale ha sempre guardato con fascino la cultura e l’arte giapponese, per la diversità, la scandalosità, lo scioccante e il misterioso, a volte anche l’ inquietante, e nella maggior parte dei casi la genialità. Se l’arte giapponese continua a provocare shock in Occidente ancora oggi, è facile immaginare come poteva farsi leggere cinquanta e più anni fa. Ora la famosissima galleria di New York di Dominique Lèvy ne ha riconosciuto l’importanza di presentare il lavoro di due fantastici artisti giapponesi, Kazuo Shiraga e Satoru Hoshino attraverso un progetto unico che unisce le opere di questi due contemporanei. L’esposizione […]
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17Dic 14
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Una donna corre per le strade di Pechino con indosso un abito da sposa e velo a strascico lungo 10 metri, entrambi decorati con 999 mascherine anti-smog. E’ “la ragazza dello smog che vuole sposare il cielo azzurro”; è questa la performance messa in scena qualche giorno fa all’Exhibition Center di Pechino dall’artista cinese Kong Ning, che veste i panni della sposa. Il suo è un appello alle autorità a “prestare maggior attenzione ai problemi ambientali e alla vita” delle persone. Il tutto sotto un cielo plumbeo per la cappa di smog che da giorni avvolge la capitale cinese […]
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28Nov 14
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Al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone è in corso la mostra di Michele Zaza dal titolo “Corpo cosmico”, artista fotografo capace di raccontare l’universo attraverso il corpo e le sue performance.«La fotografia è il tempo di un momento della nostra esistenza. Il mio lavoro possiede una componente metafisica piuttosto rilevante nel senso che stimola il fruitore a leggere una dimensione psichica dello spazio e della presenza umana. La rappresentazione non è la mimesi del già visto, ma del pensato. La fotografia ha un ruolo strumentale. Essa è un mezzo efficace e fedele per visualizzare le mie domande sull’esistenza umana». […]
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24Nov 14
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Una potente e provocatoria mostra di Maurizio Cattelan, “Shit and Die”, promossa da Artissima, nel bellissimo Palazzo Cavour, bomboniera barocca in centro città. La mostra riproduce, in termini provocatori, immagini estreme di sesso e morte per lanciare questo messaggio: «Tanto tutti dobbiamo morire». La mostra e’ una riflessione sulla morte in chiave ironica e sulla storia di Torino con opere commissionate appositamente da Cattelan ad artisti che per mesi hanno soggiornato in citta’ per carpirne segreti e memorie.Destinata a far discutere, non ha tardato a destare scandalo, ma “al contrario”: il consigliere comunale radicale Silvio Viale ha chiesto la revoca […]
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13Gen 14
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Per la sua terza personale da Giò Marconi l’artista ha trasformato la galleria nel suo mondo eccentrico e surreale, un teatro dell’assurdo dove nessuna regola o logica sembra potersi applicare. Nato nel 1965 a Gribbohm in Germania, John Bock diventa famoso a metà degli anni ’90 per le sue performance, le cosiddette “Lectures” e per le sue installazioni, stravaganti assemblaggi di oggetti quotidiani. La sua opera sfugge ad ogni possibile classificazione, qualsiasi categoria per descriverla diventa riduttiva: performance, teatro, video, installazione, scultura si mescolano a discipline e linguaggi diversi come la filosofia, l’economia, la musica, la moda e a frammenti […]
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