Ettore Sordini e i paesaggi come memoria di memoria e luogo mentale. La mostra al CART di Falconara Marittima/ AN
Il paesaggio per Ettore Sordini è stato soprattutto un luogo mentale: un varco percettivo attraverso il quale l’artista ha continuato a investigare sulla soglia estrema del vedere. Fin dagli anni dell’avanguardia milanese — quando con Piero Manzoni e Angelo Verga rivendicava il quadro come “area di libertà”, come spazio di invenzione di immagini prime — Sordini ha spinto la pittura verso un’essenzialità segnica, che coincide con il suo grado più alto di densità poetica. Ora la mostra al CART di Falconara Marittima/AN. In questo orizzonte scaturiscono i differenti cicli dedicati al paesaggio che l’artista stesso definiva una “memoria di memoria”: […]









