L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo. La mostra al MAMbo di Bologna.

La dimensione ironica carica di potere immaginativo di Bruno Munari, l’irriverenza di Piero Manzoni, la vertigine del paradosso di Gino De Dominicis. L’ironia si intreccia con la sfera politica con Piero Gilardi e Michelangelo Pistoletto, la sfida agli stereotipi femminili di Tomaso Binga e Mirella Bentivoglio, la sperimentazione linguistica del nonsense di Adriano Spatola e Giulia Niccolai. Con Maurizio Cattelan, Paola Pivi e Francesco Vezzoli l’accostamento contraddittorio tra soggetti e situazioni sfrutta l’ironia per svelare le incongruenze del presente, mentre Chiara Fumai e Italo Zuffi con le loro opere smascherano le regole non scritte del sistema dell’arte. E poi ancora […]

  

Scritto in anni Cinquanta, Anni Duemila, Anni Novanta, anni Ottanta, anni Sessanta, Anni Settanta, Arte, arte concettuale, arte contemporanea, arte povera, criitica d'arte, cultura, Mostre, musei, politica culturale, Stato italiano, storia, storia dell'arte - Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,
Non commentato »  

Qui non c’è niente da leggere solo da vedere. La mostra sul libro d’artista al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova

Da giovedì 11 gennaio 2024  al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, e visitabile fino al 30 marzo 2024, la mostra Qui non c’è niente da leggere un percorso espositivo dedicato al libro d’artista, genere multiforme e complesso che ha dato vita a un importante filone espressivo tra anni Sessanta e Ottanta del Novecento. Si inseriscono in questo arco cronologico i libri esposti, che provengono da alcuni archivi cit­tadini a dimostrazione di un dinamismo tutto genovese nel partecipare alle vicende più avanzate dell’arte contemporanea. Il libro d’artista è un oggetto ambiguo, non sempre adatto alle mensole di una libreria, inquieto tra i […]

  

Segno, parola, immagine. La poesia visiva in mostra alla Fondazione Mudima di Milano

La Fondazione Mudima ha inaugurato la mostra dal titolo L’eredità dello scambio. Segno, parola, immagine a cura di Giacomo Zaza, con opere di Nanni Balestrini, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Ugo Carrega, Luciano Caruso, Giuseppe Chiari, Betty Danon, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Magdalo Mussio, Luciano Ori, Stephanie Oursler, Lamberto Pignotti, Berty Skuber. Il titolo della mostra fa riferimento agli scambi perpetui che dagli anni Cinquanta in poi hanno caratterizzato una certa produzione artistica che afferisce al linguaggio, alla poesia, alla letteratura, e che ha generato degli spostamenti tra l’immagine, il segno e la parola, creando spazi e tempi dalla valenza polisemantica. In questo senso, puntuale è un assunto relativo al linguaggio pensato e scritto da Cesare […]

  

Il blog di Carlo Franza © 2025
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>